giovedì 8 gennaio 2009

UN ANTICO LUNARIO FORLIVESE: IL CIABATTINO

Ancora nei primi anni del secolo (scorso) vedevi incollato nel muro dei fondaci dei vecchi calzolai il Ciabattino, lunario che ornava la testa d'una vignetta curiosa.
Il rattoppatore, seduto davanti al deschetto, preso dall'ira appariva in atto di scagliare una scarpa al cane, venuto a fargli un complimento a gamba levata su ciabatte, forme e tomaie, proprio sotto il naso.
Vecchio ormai, il n aveva perduta la pazienza. Non era più in lui l'antica filosofia tratta dal fondo del bicchiere nelle Compagnie degli Orti, solito un tempo ad ammanirla ai collegi suoi in forma di consigli.
Quanti mutamenti aveva fatto con il volgere degli anni: astrologo, politico, patriota, moralista, ridanciano, per restare in piedi s'era dato a seguire più che i propri gli umori del pubblico, così che partendo dal serio, dal togato e sentenzioso, scivolato nelle satire burlesche … finiva con una puntarella quasi nella pornografia. …
Il lunario è ricordato da Carlo Piancastelli in Pronostici e Almanacchi fra i più caratteristici: Il Ciabattino/Astronomo/per l'Anno/183, Forlì, presso Luigi Bordandini …
Per l'editore nel titolo più che nel contenuto risiedeva il segreto del successo, in un paese dall'artigianato fiorente, con numerosi calzolai, classe destinata ad offrire il maggior quantitativo di volontari a Garibaldi, rispetto alle altre, forse in ragione di un mestiere che può risolvere gli impegni nella giornata. … Tott al volt che me a j ho scrett Queich strambott da è mi banchett, Am so sempar inzignè d' dì al parol dla viritè.
Osserva Carlo Piancastelli che le canzonette del Ciabattino, da allora sino ai primi del '900, ancorchè volte ad argomenti scurrili, piene di frizzi mordaci furono tra le più belle apparse nel tempo sui lunari romagnoli. … In fatto di predizioni atmosferiche .. tutti i lunari di questo mondo recano il caldo in estate, il freddo nell'inverno:
E luneri fainten
E mett l'acqua quant cla ven.
E luneri nov e mett l'acqua quant che piov.
… A rompere la tradizione fu proprio l'antico Ciabattino, che predisse la neve nel mese d'agosto … un vecchio tipografo narrò l'evento curioso:
- Neve …
- Mo sl'è e mes d'agost …
- N'impota: ac luneri sarebal se mitess precis a ch'itar ?
… Dop a tant i furlivis finalment iss è decis a' tum zò, por tribulaz, dal tlaragn d'un suiartaz, … L'an passè e Zavaten arturned tra i citaden us mitepp a lavurè tott cuntent dla libarté parchè dri a e su banchett e sta mei ch'ne in te sufett. … per l'Anno bisestile 1928, l'ultima volta

... un altro lunario di formato minuscolo era stampato dall'altra ditta forlivese Bordandini. ... Il titolo dell'almanacco edito dai Bordandini era il «Ciabattino Astronomo», e chi lo suggerì non tenne in nessun conto i versi danteschi che a Guido Bonatti danno per compagno nell’Inferno il ciabbattino parmigiano Asdente (Inferno, canto XX, 118-120). Dell’almanacco conservo questi anni:
«Il Ciabattino Astronomo per l'anno 1830», Forlì, Bordandini, -32°, pag. 48. Il discorso generale contiene la solita meteorologia, e le solite previsioni di avvenimenti, brevissime e vaghe; altri simili pronostici sono intercalati nel corso dell'anno. Somiglianti sono altri a. 1833, ‘35, ‘36, e ‘46. Il ‘47 porta questo titolo:
« Capo d'anno del vecchio Ciabattino Forlivese agli artigiani suoi colleghi. Per l'Anno 1847», Forlì, Bordandini, - 32°, pag. 38: nessun pronostico. … "Eguale intestazione ha l'almanacco pel ‘48: …>". Nel ‘49 si fanno voti che il nuovo anno «ci riesca propizio, … ».
Nel ‘50 muta è la politica, e il discorso è tutto di morale civile. Così nel ‘51 e ‘52. Nel lunario del ‘53, «Il Vecchio Astronomo», non c'è più alcun discorso, bensì il Ragguaglio tra le monete tedesche, francesi e romane. Si prosegue di tal guisa sino al ‘58; poi si sopprime anche il ragguaglio, e il libretto si riduce a un nudo calendario.
L'almanacco fu, nel suo ultimo tipo, stampato anche in foglio volante, e io ne ho gli anni 1853, ‘54, e ‘56; poi l’a. 1872 che reca una poesia italiana sul ciabattino e un'altra sul fabbroferraio, e l’a. 1875 con «Una pagina pagina di storia. Guido da Montefeltro e la rotta dei francesi presso Forlì».
La rozza silografia posta sotto il titolo rappresenta un ciabattino seduto al suo deschetto, in atto di scagliare una forma di scarpa a un cane che fa immondezza; in alto le immagini del sole e della luna. La silografia si ripete poi invariata, meno i due astri che dopo il ‘96 si eclissano. Dall’81 in avanti appare una canzonetta in vernacolo, ….

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